Edizioni ART già nel maggio scorso ha pubblicato una ricerca pluridisciplinare su questo farmaco che non solo interrompe una vita appena sorta nel ventre materno, ma è addirittura pericoloso per la vita della stessa madre. Considerazione, questa, sconosciuta ai più, e che nella ricerca viene messa in evidenza dai dati che i ricercatori che hanno strutturato la molecola del farmaco, hanno raccolto nelle fasi di sperimentazione in diversi Paesi e centri di ricerca. Gli Autori di questo libro, esperti in diversi ambiti disciplinari, hanno analizzato gli aspetti scientifici, etico-deontologici e giuridici di una nuova e triste evidenza: l’inversione di tendenza dell’aborto che si fa contraccezione. La pillola RU486, infatti, è stata messa a punto per impedire il proseguimento della gravidanza dopo l’annidamento, ma da tempo viene sperimentata anche come contraccettivo d’emergenza.
Questo è un testo eclettico, poliedrico, ma principalmente filosofico. Certamente non è un minitrattato di storia, né di economia, né di politica, né di sociologia e nemmeno di scienza o teologia, anche se tratta di tutto questo. Vuole offrire una riflessione sul momento storico attuale e sull’uomo che vive e agisce in esso. È un invito alla maturità e alla responsabilità nella propria esistenza.