La liturgia di questa quinta domenica di Pasqua ci propone di nuovo un brano tratto dal “discorso di addio”, la lunga esortazione d’amore del Maestro Gesù ai suoi amati discepoli, prima della sua Passione. Nonostante la fragilità dei suoi discepoli, che Egli ben conosce, li invita a restare comunque uniti a Lui per accedere alla sua dimora, e vivere la comunione e la familiarità con la sua persona. Non li abbandona, anzi, sta per andare a preparare loro un posto presso la casa del Padre. Mentre il clima è denso di tristezza nei cuori dei discepoli, Gesù vi porta consolazione. Ancora una volta l’appello è ad avere fede e a restare fedeli alla Parola di vita, che è il Signore Gesù.
Il momento della glorificazione del Cristo è ormai vicino, ma anziché ricevere consolazione e incoraggiamento, è proprio Lui a dover consolare, a dare fiducia ai suoi. Il Maestro conosce i cuori dei suoi discepoli, e li invita a non disperare del suo smisurato dono d’amore. Esso è libero, non giudica, è fedele anche dinnanzi alla fragilità e al tradimento; non si chiude nel forziere della delusione, ma si fa invito a partecipare della familiarità nella casa del Padre, perché la vita possa esprimersi come dono gratuito. Il dono si fa accoglienza e possibilità nuova di fiducia genuina, che porta ad affidarsi completamente al Padre. Il Maestro fa prendere coscienza ai suoi della necessità di camminare autonomamente lungo la via che ha loro indicato, affinché siano liberi nel loro percorso d’amore. Gesù chiede che il turbamento che ora attanaglia il loro cuore faccia spazio alla gioia del nuovo incontro; esorta i suoi discepoli ad avere fede in Lui, e a confidare nella sua premurosa presenza. I discepoli non sono soli nel loro cammino e nella missione loro affidata: è Egli stesso a provvedere e a preparare un posto ai suoi benamati. L’evangelista Giovanni qui sottolinea, più che un luogo, uno “stare alla presenza” che soddisfa, che appaga in pienezza l’umano desiderio di Dio. Il Risorto si lascia trovare lungo la via perché accompagna e guida il cammino; ancora di più, Egli stesso è la Via che porta alla salvezza, che rivela il Padre. È la domanda di Tommaso che dà al Maestro la possibilità di chiarire che Egli, ed Egli solo è la Via che porta al Padre: addirittura, restare saldi e fedeli a Lui, è vedere il Padre già nella storia umana. Tornando al Padre, Gesù fa sì che i discepoli non siano abilitati solo ad essere suoi testimoni ma anche a proseguire la sua opera di salvezza: essi stessi saranno segno e storia di salvezza.
Esultate, o giusti, nel Signore; per gli uomini retti è bella la lode. Lodate il Signore con la cetra, con l’arpa a dieci corde a lui cantate. Perché retta è la parola del Signore e fedele ogni sua opera. Egli ama la giustizia e il diritto; dell’amore del Signore è piena la terra (dal Salmo 32).
Oggi compirò un’opera di misericordia, per meglio vivere in dono di amore del Padre.
Don Donatello Camilli
Fratelli e sorelle, la Chiesa continua oggi a percorrere le strade della storia, sempre attenta ai segni della presenza di Dio e sollecita nel servire l’umanità bisognosa di misericordia e di perdono.
Preghiamo insieme e diciamo:
R/. Donaci il coraggio del tuo Figlio, o Padre.
1. Per la Chiesa, perché possa ascoltare con attenzione i gemiti di quei popoli che faticano a trovare la strada della salvezza per incontrare il volto di Dio. Noi ti preghiamo. R/.
2. Per coloro che governano la società civile, perché ogni scelta politica ed economica sia ispirata alla promozione della dignità umana. Noi ti preghiamo. R/.
3. Per i perseguitati a motivo della fede, perché non perdano mai la fiducia nel Signore, ma vivano le loro sofferenze in unione a quelle di Cristo. Noi ti preghiamo. R/.
4. Per coloro che sono alla ricerca del senso della vita, perché siano illuminati dalla testimonianza di carità delle nostre comunità. Noi ti preghiamo. R/.
Padre santo, il tuo Figlio è la verità che illumina la nostra esistenza: nel suo nome ti abbiamo presentato le nostre intenzioni. Per Cristo nostro Signore. Amen.
8 – 14 maggio 2023
V di Pasqua – I del salterio
Lunedì 8 – Feria
B. V. Maria di Pompei | S. Benedetto II | S. Bonifacio IV
S. Agazio | S. Arsenio
[At 14,5-18; Sal 113B; Gv 14,21-26]
Martedì 9 – Feria
S. Pacomio | S. Gregorio di Ostia
B. Maria Teresa di Gesù (Carolina Gerhardinger)
[At 14,19-28; Sal 144; Gv 14,27-31a]
Mercoledì 10 – Feria – S. Giovanni d’Avila, mf
S. Alfio | S. Cataldo | S. Cirino
[At 15,1-6; Sal 121; Gv 15,1-8]
Giovedì 11 – Feria
SS. Antimo e C. | S. Gualtiero di Esterp
S. Francesco De Geronimo
[At 15,7-21; Sal 95; Gv 15,9-11]
Venerdì 12 – Feria – SS. Nereo e Achilleo, mf
S. Pancrazio, mf
S. Germano | S. Epifanio | S. Filippo di Agira
B. Imelda Lambertini
[At 15,22-31; Sal 56; Gv 15,12-17]
Sabato 13 – Feria – B. V. Maria di Fatima, mf
S. Agnese di Poitiers | S. Gemma | S. Andrea U. Fournet
B. Maddalena Albrici
[At 16,1-10; Sal 99; Gv 15,18-21]
Domenica 14 – VI di Pasqua (A)
S. Mattia | S. Maria Domenica Mazzarello
SS. Felice e Fortunato | S. Teodora Guerin
[At 8,5-8.14-17; Sal 65; 1Pt 3,15-18; Gv 14,15-21]